
Superato il sedicesimo incontro del tavolo nazionale per il rinnovo del contratto della Sanità pubblica e le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti del comparto continuano ad attendere, da marzo 2024, un esito che non arriva. In una nota stampa, la Segreteria Nazionale della CISL FP, commentando l’esito dell’ultima seduta negoziale tra Aran e organizzazioni sindacali ha ribadito la necessità di chiudere la trattativa, riaffermando come CISL FP è da sempre in prima linea per raggiungere al più presto ad una conclusione positiva affinchè il personale ottenga arretrati, aumenti retributivi, nuove tutele e riconoscimenti attesi da troppo tempo.

CISL FP sottolinea il lavoro svolto in questi mesi per costruire un contratto che, pur nei limiti delle risorse disponibili, contenesse risposte concrete: una rivalutazione salariale con aumenti medi del 7%, l’aggiornamento delle indennità, nuovi strumenti per tutelare il personale vittima di aggressioni, norme più favorevoli sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e un rafforzamento della carriera professionale. Chi continua a ostacolare il rinnovo, impedisce tutto questo e crea un danno ingiustificabile ad oltre 580.000 dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale. Il negoziato è entrato in una fase decisiva, positivo che si stia tentando di verificare con le Regioni la possibilità di affinare alcuni aspetti, come la valorizzazione dell’elevata qualificazione, l’organizzazione dei turni per il personale over 60 o la flessibilità per i nuclei monoparentali. L’obiettivo ora deve essere uno solo: lavorare tutti insieme, senza divisioni e tatticismi, per chiudere il contratto e dare certezza ai lavoratori. Basta rimandi con il rischio di perdere tutto, incluse le proroghe di istituti come le progressioni verticali in deroga, e rinviare ancora l’apertura del tavolo per il contratto 2025-2027, per il quale le risorse sono già disponibili.
